L’Industria 4.0 rappresenta una rivoluzione senza precedenti nel panorama manifatturiero italiano.
Con oltre 9.000 piccole e medie imprese coinvolte, questo movimento trasforma le aziende da un modello di produzione manuale e tradizionale a un sistema sempre più automatizzato e interconnesso.

Tuttavia, al di là delle promesse di innovazione e miglioramento delle performance, si nascondono minacce che derivano dalla protezione dei nuovi confini digitali e dei paradigmi che permeano le aziende, sia internamente che esternamente.

In questo contesto di digitalizzazione e connettività, la cybersecurity non può più essere considerata una scelta opzionale, bensì si rivela indispensabile per garantire la continuità delle attività produttive e la prosperità dell’intero settore manifatturiero italiano.

sicurezza informatica e industria 4.0

Un attacco informatico nel contesto industriale può scatenare conseguenze disastrose non solo sulla produzione, con macchinari fermi e prodotti difettosi, ma mette anche a rischio la sicurezza delle persone coinvolte. Per affrontare le sfide dell’Industria 4.0, è fondamentale adottare un nuovo approccio che riconosca l’investimento in cybersecurity come una necessità ineludibile, in grado di generare significativi benefici per l’intera società.

In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui la sicurezza informatica è di fondamentale importanza per proteggere le infrastrutture critiche nell’Industria 4.0, e analizzeremo le soluzioni e le strategie che possono essere adottate per mitigare i rischi cibernetici e garantire un futuro resiliente per il settore manifatturiero italiano.

Trasformazione digitale nell’industria manifatturiera italiana: sfide e opportunità

Nonostante l’industria manifatturiera italiana abbia sperimentato una transizione digitale più lenta rispetto ad altri settori, l’esplosione della crisi sanitaria da Covid-19 ha scatenato una vera rivoluzione digitale in numerose aziende. Tuttavia, questo processo di trasformazione ha evidenziato un divario tecnologico significativo che permea l’intera infrastruttura di sicurezza informatica del nostro Paese.

Mentre istituzioni finanziarie, compagnie assicurative e principali catene di vendita al dettaglio hanno a lungo affrontato la minaccia persistente degli attacchi informatici, le aziende manifatturiere sono rimaste in gran parte ignare dei numerosi rischi associati a tali atti dannosi, mantenendo un certo distacco dal mondo esterno.

Questo fenomeno può essere attribuito a due fattori principali.
In primo luogo, la mancanza di una connessione reale tra le aziende manifatturiere e il resto del mondo ha creato una barriera sostanziale, rendendo più difficile per gli attacchi informatici infiltrarsi nel settore manifatturiero.
In secondo luogo, si diffonde una concezione errata tra le piccole imprese, che porta a credere di non essere un obiettivo prezioso per gli aggressori informatici.

Quali sono le sfide della sicurezza cibernetica nell’industria manifatturiera?

Nel mondo contemporaneo interconnesso di oggi, i produttori sono costretti a sfruttare la connettività in modi diversi.
Tuttavia, la preparazione insufficiente del settore, insieme alla presenza di numerose potenziali vulnerabilità in vari punti di accesso, rende le aziende manifatturiere estremamente suscettibili alle intenzioni dannose degli hacker.

Quali sono le principali tipologie di minacce?

L’industria manifatturiera italiana svolge un ruolo vitale nell’economia del paese, ma è spesso presa di mira dai cyber attacchi.
I criminali informatici sfruttano le vulnerabilità delle reti industriali per accedere illegalmente ai sistemi, rubare informazioni sensibili e causare danni operativi significativi. Questi attacchi rappresentano una grave minaccia per la sicurezza delle aziende manifatturiere italiane, nonché per la sicurezza nazionale e la competitività economica.

La sfida principale è rappresentata dalla presenza dei malware, software dannosi progettati per infiltrarsi nelle reti industriali e compromettere i sistemi. I ransomware sono particolarmente pericolosi, poiché crittografano i dati aziendali e richiedono un riscatto per ripristinare l’accesso. Questi attacchi possono causare interruzioni operative, perdite finanziarie e danni alla reputazione delle aziende coinvolte.

Gli attacchi mirati, come phishing e spear-phishing, sono sempre più comuni nell’industria manifatturiera.
I criminali cercano di ingannare i dipendenti attraverso e-mail o siti web contraffatti al fine di ottenere credenziali di accesso o informazioni aziendali sensibili. Una volta ottenute, queste informazioni possono essere utilizzate per scopi malevoli, come il furto di proprietà intellettuale..

Un’altra sfida significativa è rappresentata dalle vulnerabilità legate all’Internet delle cose (IoT) e all’interconnessione dei dispositivi industriali. Con l’aumento dei dispositivi connessi, come sensori e macchinari automatizzati, si amplia la superficie di attacco e si introducono nuovi potenziali punti deboli nella catena di sicurezza.

In un’epoca di rapida trasformazione digitale, l’industria manifatturiera italiana si trova ad affrontare una serie di sfide cruciali, dove l’innovazione e la sicurezza cibernetica dovrebbero procedere di pari passo. Purtroppo, questa armonia spesso viene messa alla prova e molte PMI si ritrovano ad affrontare tre grandi ostacoli:

  • Mancanza di preparazione diffusa: un fattore che si manifesta in modo evidente è la mancanza di dipartimenti o professionisti IT specializzati, incaricati di creare e implementare un’infrastruttura di sicurezza adeguata. Secondo un rapporto di Capgemini sulla sicurezza cibernetica nelle smart factory, anche le aziende con una struttura organizzativa consolidata, dotate di un dipartimento IT e di un Chief Security Officer (CISO), spesso non considerano la sicurezza cibernetica una priorità e destinano budget limitati per l’implementazione di un’adeguata infrastruttura di protezione.
  • Utilizzo di sistemi non progettati per la connessione esterna: è essenziale ridefinire i paradigmi esistenti e riconsiderare i processi e le strutture organizzative in un’ottica che tenga conto della connessione con il mondo esterno. Uno studio condotto dallo Ermes Research Lab ha rivelato che solo 2 aziende manifatturiere su 5, nell’ambito delle aziende con 50-250 dipendenti, proteggono la navigazione dei propri dipendenti al di fuori delle mura aziendali.
  • Catena di fornitura estesa e interconnessa: la presenza di una lunga filiera di fornitori e aziende interconnesse pone nuovi rischi e insidie. È fondamentale che le aziende manifatturiere proteggano i propri sistemi per garantire la sicurezza non solo delle proprie operazioni, ma di tutta la catena di produzione.

Il primo passo per affrontare con successo le sfide dell’Industria 4.0 è una profonda evoluzione del modo di pensare, che riconosca l’investimento in sicurezza cibernetica come una necessità indispensabile, anziché una scelta opzionale.

Considerazioni conclusive

Affrontare con successo la quarta rivoluzione industriale richiede l’implementazione di soluzioni efficaci e innovative per garantire la sicurezza cibernetica nell’industria manifatturiera. La creazione di un dipartimento IT specializzato, con professionisti competenti in sicurezza informatica, diventa un passo fondamentale per definire gli obiettivi, i processi e le soluzioni necessarie per costruire un’adeguata architettura di sicurezza aziendale. Nel mercato attuale, esistono diverse soluzioni di cybersecurity che consentono di proteggere i sistemi aziendali e industriali. Tuttavia, è essenziale individuare le vulnerabilità e i punti deboli che potrebbero essere presenti. La prevenzione diventa un aspetto chiave in questo processo di protezione, evitando la fuoriuscita di informazioni sensibili e l’esposizione alle attività degli hacker. Mettere al sicuro la produzione e garantire l’operatività delle aziende diventa l’obiettivo primario dei responsabili della sicurezza informatica.

In un mondo sempre più interconnesso, è necessario andare oltre i tradizionali approcci di difesa delle reti aziendali e proteggere sia l’infrastruttura che gli utenti individuali. Gli antivirus tradizionali non sono più sufficienti per prevenire e individuare gli attacchi informatici in tempo reale. È importante adottare nuove soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, che analizzino il comportamento dei siti web in tempo reale, andando oltre la valutazione della sola reputazione dei siti.

Per proteggere la navigazione e l’operatività senza compromessi, è necessario agire in due direzioni: la prevenzione e la rilevazione in tempo reale. La prevenzione consiste nel evitare di fornire informazioni sensibili durante la navigazione, neutralizzando i web tracker che raccolgono dati personali e vulnerabilità. La rilevazione in tempo reale si basa sull’analisi comportamentale dei siti web, utilizzando l’intelligenza artificiale per identificare anche gli attacchi zero-day. Questo approccio avanzato consente di individuare le minacce prima che possano causare danni significativi, riducendo la superficie di attacco e garantendo una maggiore sicurezza.

In conclusione, l’industria manifatturiera italiana deve affrontare le sfide della trasformazione digitale e della sicurezza cibernetica con soluzioni innovative e una mentalità orientata alla prevenzione e alla protezione. Investire nella sicurezza cibernetica diventa una necessità imprescindibile per proteggere le aziende, garantire la continuità delle operazioni e preservare l’integrità dell’intera catena di produzione.