Ogni attacco ransomware porta con se un gran carico di problemi e pressioni per chi si trova nella scomoda posizione di gestirlo.
Primo tra tutti è l’inaccessibilità dei file che compromette la continuità operativa causando danni enormi alle aziende. A onor del vero, anche coloro che si occupano di sicurezza informatica non sempre sono in grado di aggirare il riscatto e recuperare i dati sottratti.

Il ransomware data recovery è un argomento cruciale per chiunque desideri proteggere le proprie risorse digitali e comprendere come recuperare i propri dati in caso di attacco. In questo articolo , esploreremo le sfide e le soluzioni legate al recupero dei dati in seguito a un attacco ransomware, offrendo spunti di riflessione e consigli pratici per minimizzare il danno e riprendere il controllo delle proprie informazioni. La crescente rilevanza di questo tema evidenzia l’importanza di comprendere le strategie di difesa e recupero, al fine di prevenire conseguenze disastrose e garantire la sicurezza dei nostri dati.
- Come si svolge un attacco ransomware
- Perché i dati criptati da ransomware sono un problema?
- Recupero dati attraverso software
- Recupero dati attraverso copie di backup non infettate
- Recupero dati attraverso un tool di decifrazione
- Recupero dati attraverso il pagamento del riscatto
- Tempo necessario per il ripristino
Come si svolge un attacco ransomware
Un attacco ransomware si svolge generalmente attraverso le seguenti fasi:
- L’attaccante utilizza metodi come email di phishing, exploit kit o altri vettori di attacco per introdurre il ransomware nel sistema della vittima.
- Una volta infiltrato, il ransomware viene eseguito sul sistema, spesso passando inosservato grazie a tecniche di mascheramento o cifratura.
- Il ransomware inizia a cifrare i dati dell’utente, rendendoli inaccessibili. Spesso vengono colpiti file di particolare importanza o valore, come documenti, immagini e database.
- Dopo aver criptato i dati, il ransomware presenta un messaggio alla vittima, richiedendo un pagamento (solitamente in criptovaluta) per ottenere la chiave di decriptazione e recuperare i dati.
- La vittima deve decidere se pagare il riscatto o cercare altre soluzioni per recuperare i dati.
L’attività di ransomware data recovery subentra principalmente dopo il punto 4, quando la vittima si trova di fronte alla decisione di pagare il riscatto o cercare alternative. In questa fase, è fondamentale valutare le opzioni di recupero dei dati, che possono includere:
- Utilizzo di strumenti di decriptazione gratuiti disponibili online, che potrebbero funzionare per alcune varianti di ransomware.
- Ripristino dei dati da backup, a condizione che siano stati eseguiti regolarmente e conservati in modo sicuro.
- Consultazione di esperti in sicurezza informatica o aziende specializzate in data recovery per valutare la possibilità di recuperare i dati senza pagare il riscatto.
Perché i dati criptati da ransomware sono un problema?
È quasi impossibile decrittografare i dati rubati dal ransomware perché gli attacchi utilizzano algoritmi di crittografia molto forti e sicuri, che sono estremamente difficili da rompere senza avere la chiave di decrittografia corretta.
Alcuni dei motivi principali sono:
- I ransomware moderni utilizzano algoritmi di crittografia asimmetrica come RSA o algoritmi simmetrici come AES, che sono considerati tra i più sicuri disponibili. Questi algoritmi sono progettati per resistere agli attacchi crittanalitici, il che rende estremamente difficile decifrare i dati senza la chiave di decrittografia corretta.
- Gli attacchi ransomware generano spesso una chiave di crittografia unica per ogni vittima, il che significa che la chiave di decrittografia di un’altra vittima non sarà utile per decrittografare i dati di qualcun altro.
- Gli algoritmi di crittografia utilizzati nei ransomware impiegano chiavi di grandi dimensioni (ad esempio, 2048 bit per RSA o 256 bit per AES), che aumentano esponenzialmente la complessità della decrittografia. Ciò significa che, anche con l’aiuto della potenza di calcolo attuale, ci vorrebbe un tempo estremamente lungo per trovare la chiave corretta tramite forza bruta.
- Gli autori di ransomware conservano spesso le chiavi di decrittografia sui loro server di comando e controllo, che sono difficili da rintracciare e disattivare. Anche se le forze dell’ordine riescono a individuare e chiudere questi server, le chiavi di decrittografia potrebbero non essere recuperabili.
Per tutti questi motivi, è fondamentale adottare misure preventive e avere piani di recupero dati ben definiti.
Ad oggi il recupero dati a seguito di un attacco ransomware si può fare secondo diverse modalità.
Recupero dati attraverso software
Se non siete in possesso di alcuna copia di backup è possibile provare a ricorrere ai software di recupero dati.
Questi programmi possono essere utili per estrarre i dati contaminati o cancellati dalla memoria di archiviazione e per riparare le divisioni del disco rigido.
Sono programmi utili anche per il recupero di file cancellati involontariamente.
Nel caso dei ransomware, questi software potrebbero funzionare perché il malware generalmente, produce delle copie crittografate dei file e successivamente elimina gli originali, che non sono stati crittografati. Di conseguenza un software di recupero, se è in grado di trovare le tracce lasciate dai file cancellati può ricostruirli, senza la necessità di conoscere una chiave di decriptazione.
Si tratta di un caso estremamente raro, quasi mai utile.
Recupero dati attraverso copie di backup non infettate
Se hai una politica aziendale che prevede dei backup periodici e ben difesi, potresti avere una copia dei dati rubati dagli attaccanti a disposizione.
In questo caso, sarà sufficiente trovare il pulsante ripristina file da backup dal pannello di controllo e seguire la procedura che vi verrà indicata.
Il presupposto affinché questa teoria sia applicabile è che l’azienda si sia occupata nel tempo di predisporre un sistema di backup dei dati aziendali. Se non esiste alcun sistema di backup prima che il ransomware agisca o se esiste e viene anch’esso colpito dagli hacker, o se non è aggiornato o se si trova su un supporto danneggiato, non sarà possibile recuperarlo.
Recupero dati attraverso un tool di decifrazione
Recuperare i dati persi in seguito a un attacco ransomware tramite tool di decriptazione significa utilizzare un software specifico per sbloccare e ripristinare i file criptati dal malware, senza pagare il riscatto richiesto dagli attaccanti. Questi strumenti funzionano cercando di invertire l’algoritmo di crittografia utilizzato dal ransomware, permettendo così di recuperare i dati originali.
Tuttavia, non sempre è possibile trovare un tool di decriptazione efficace, poiché dipende dalla variante di ransomware e dalla complessità dell’algoritmo utilizzato. L’uso di questi strumenti può essere una soluzione per evitare di pagare il riscatto e tentare di ripristinare i file compromessi, ma è importante tenere presente che il successo del recupero non è garantito in ogni caso.
Recupero dati attraverso il pagamento del riscatto
Un’altra possibile soluzione, è il pagamento del riscatto.
Questa soluzione viene il più delle volte sconsigliata e il più delle volte scoraggiata, anche perché considerata dalla legge italiana una pratica illegale.
Ecco per quali motivazioni:
- incoraggia i criminali a continuare la loro attività
- suggerisce agli hacker che la società è disposta a pagare e quindi la candida come bersaglio per attacchi futuri
- il pagamento del riscatto non garantisce la risoluzione del problema: non esiste garanzia che i dati vengano restituiti.
Tempo necessario per il ransomware data recovery
Il tempo necessario per l’attività di ransomware data recovery varia in base a diversi fattori, come:
- la variante del ransomware
- la complessità dell’algoritmo di crittografia
- la quantità di dati compromessi
- l’efficacia degli strumenti e delle strategie utilizzate nel processo di recupero.
Il processo potrebbe richiedere da poche ore a diversi giorni o settimane, a seconda della situazione specifica.
La chiave per il successo dell’attività di ransomware data recovery
Per affrontare con successo un attacco ransomware e il recupero dei dati, è fondamentale rivolgersi a una società di specialisti in sicurezza informatica.
Queste aziende sono dotate di esperti in diverse aree, tra cui:
- Analisti di sicurezza in grado di valutare l’entità del danno e identificano il tipo di ransomware coinvolto per determinare le strategie di recupero più efficaci.
- Esperti in crittografia che lavorano sulla decriptazione dei file, cercando vulnerabilità negli algoritmi di crittografia utilizzati dal ransomware o utilizzando strumenti di decriptazione disponibili.
- Specialisti in data recovery, figura chiave che si concentrano sul recupero dei dati da backup o altri metodi alternativi, come il ripristino di file eliminati o il recupero di versioni precedenti dei file.
- Consulenti in sicurezza informatica in grado di fornire raccomandazioni per rafforzare le misure di sicurezza e prevenire futuri attacchi ransomware.
Collaborare con una società di specialisti in sicurezza informatica non solo aumenta le probabilità di recuperare i dati persi, ma garantisce anche che vengano adottate le migliori pratiche per prevenire e mitigare futuri attacchi ransomware.
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Laureata in Fisica, sta proseguendo gli studi in “Fisica dell’atmosfera, climatologia e meteorologia” presso l’università di Roma Tor Vergata. Nel frattempo, unisce la sua passione per la scrittura a quella per la cybersecurity per promuovere la consapevolezza digitale attraverso il blog di Onorato Informatica.