
Che cosa sono i tracker
Non è un segreto come, nella realtà attuale, le aziende siano fortemente interessate ai dati di chi naviga online.
Ecco perché sono costantemente alla ricerca di tracce generate dalla navigazione in Rete.
Quali sono gli obiettivi?
In primis, il desiderio di dar luogo a campagne pubblicitarie mirate sulle esigenze del singolo.
Chiunque offra sul mercato beni e servizi necessita di diverse informazioni in merito alle abitudini dei consumatori.
Questo processo consente alle stesse aziende di organizzare campagne pubblicitarie maggiormente inclini al successo. Allo stesso tempo, venendo a conoscenza delle critiche in merito a un determinato prodotto, spesso sono in grado di migliorare la propria proposta.
Tuttavia, dobbiamo dirvelo, non sono solo le aziende a trovare interessanti i “movimenti” online degli utenti.
Gli enti governativi agiscono allo scopo di individuare gesti e comportamenti sospetti. Così facendo, possono bloccare sul nascere possibili azioni criminose.
Il termine tracker fa riferimento a sistemi di tracciamento volti a monitorare le attività condotte da una persona in rete.
Collegano le ricerche effettuate e, tra l’altro, sono responsabili delle pubblicità che appaiono sullo schermo durante la navigazione. Sono i tracker a permettere di registrare su quali pagine di un sito un utente sia solito cliccare, o capire quanto tempo il medesimo utente trascorre all’interno di una singola pagina.
Il monitoraggio, inoltre, consente di comprendere cosa venga condiviso. Quanto appena scritto potrebbe portarti a pensare che in fin dei conti, lo scopo dei tracker sia unicamente quello di migliorare l’esperienza.
Ma non è sempre così. Per comprenderlo è sufficiente ricordare come, attraverso i tracker, sia possibile ottenere informazioni sul luogo in cui l’utente naviga, e controllare la sua cronologia.
A che cosa servono i web tracker
Servendosi dei tracker è semplice raccogliere dati relativi a ricerche, preferenze, cronologia, posizioni, acquisti effettuati e tanto altro.
Certamente, si tratta di dati che, elaborati assieme a informazioni su età, genere, interessi e abitudini, finiscono per dar vita a un profilo utente molto dettagliato.
Alcuni siti web si limitano effettivamente a tracciare la navigazione con fini nobili, ossia mirando a rendere l’esperienza in rete più soddisfacente.
Ciò avviene, ad esempio, per piattaforme social come Facebook e Twitter.
Entrambi installano cookie sul pc dell’utente al fine di evitargli la frustrazione legata a caricamenti inutili (e per non costringerli a eseguire il login ad ogni accesso). Tuttavia, la realtà è ben più complessa ed intricata.
Questo significa che in gran parte dei casi, il monitoraggio delle attività degli utenti online è visto come fonte di guadagno.
Perché gli hacker sfruttano i tracker
Abbiamo indicato come la scusa dell’esperienza migliore giustifichi la raccolta di dati relativa all’attività online dei singoli utenti.
Tuttavia, nel caso in cui tali dati non beneficiano di adeguata protezione, il rischio è di vederli finire nelle mani degli hacker.
Database di dimensioni immense potrebbero così essere rivenduti o, in alternativa, venire utilizzati per perpetrare attacchi mirati.
Il rischio è tutt’altro che ipotetico: di recente, più di 4.600 siti web hanno avuto a che fare con le conseguenze di un attacco verso due piattaforme dedite al web tracking. Nello specifico, gli hacker sono stati in grado di infettare i servizi apportando modifiche ai codici JavaScripts, mettendo così a repentaglio i dati sensibili di migliaia di ignari utenti.
Ma i dati possono far comodo agli hacker anche per altri motivi. Tra i più comuni merita di essere citato l’invio di email di phishing targettizzate; un’azione che, in gergo, è conosciuta come Spear Phishing.

Come accorgersi della presenza dei tracker
Una volta capito i tracker cosa sono,
vorresti sapere come fare ad accorgersi della loro presenza sul Pc?
Fortunatamente esistono dei segnali che indicano la loro presenza.
Sarà poi tua unica responsabilità decidere se lasciare attivi o bloccare i tracker stessi.
In primo luogo, si manifesta un rallentamento nelle risposte ai comandi, destinato a divenire sempre più evidente con il passare del tempo. Inizieranno a comparire messaggi pop-up pubblicitari inattesi, spesso accompagnati da nuove toolbar e motori di ricerca (che ricorderai bene di non aver installato).
Potresti anche riscontrare difficoltà nell’accedere a siti sicuri. E riuscirci al secondo tentativo potrebbe nascondere il fatto che il primo tentativo conduca l’utente a collegarsi a un browser falsificato. Qualora ciò avvenga, alcune password potrebbero essere finite nelle mani dei cybercriminali.
Una ricerca di informazioni, come accade per gli spyware, può portare ad un aumento dell’utilizzo dei dati in uno smartphone, o a un maggior utilizzo della rete.
Come bloccare i tracker
Individuata l’effettiva presenza di tracker, giungerà per te il momento di fare qualcosa per tornare a vivere una situazione di normalità.
Il mercato oggi propone dei servizi “ad hoc”, cui è assegnato il compito di agire nello specifico. Non solo cancellando qualunque traccia della navigazione (quindi impedendo ai tracker di fare il loro lavoro), ma anche bloccando sul nascere i tentativi di accesso ai dati.
Una forma di protezione dai cookie molesti che dovrebbe interessare soprattutto le aziende, e gli utenti che utilizzano la Rete in ambito lavorativo. Altrettanto utile per chi, pur consapevole del tracking significato, non abbia idea di come bloccare i tracker, è assicurarsi di aggiornare regolarmente software e sistema operativo.
Le patch di sicurezza, rilasciate con regolarità, si rivelano particolarmente efficaci, in quanto capaci di correggere quei punti “deboli” su cui gli hacker basano i propri attacchi. Anche impostare sullo smartphone un blocca schermo, e ricorrere a password complesse sul PC, darà modo di bloccare qualsiasi accesso senza autorizzazione.
In ufficio meglio limitare i privilegi amministratore. Una persona, agendo in qualità di amministratore, o libera di effettuare un accesso root, renderà inconsapevolmente più semplice il lavoro dei criminali. L’attenzione deve poi estendersi alle App. In questo ambito gli utenti dovrebbero controllare, i fase d’installazione le autorizzazioni concesse. In particolare, presta grande attenzione alle App che richiedono di poter accedere a fotocamera, microfono, cellulare o dati personali.
Un ulteriore consiglio è di evitare di cliccare su link inviati via email (ad eccezione di link già conosciuti), e di scaricare file da reti di condivisione sospette. Assicurati, infine, di proteggere i tuoi dispositivi con antivirus e antimalware di ultima generazione.
Come eliminare i tracker: proteggersi dal tracciamento malevolo
Lo abbiamo detto inizialmente, parlando dei tracker significato: non tutti i tracker hanno il fine di nuocere agli utenti in Rete.
Proprio per questo motivo, la decisione di disattivare tutti i tracker presenti in una determinata pagina web potrebbe rivelarsi un rischio.
Il rischio, infatti, sarebbe di rendere l’esperienza online davvero poco piacevole. Non scordare che gran parte dei tracker ha come unico scopo quello di abilitare video, o di attivare le cosiddette “parti dinamiche” di un sito. Altre tipologie di tracker, invece, sono realmente dannose, poiché sono in grado di controllare e manipolare la navigazione, e finendo così per ledere la privacy.
Se un software di rimozione malware e spyware ti consentirà di ripulire pc e smartphone dai tracker dannosi, è fondamentale che la tua scelta non ricada su software che, in realtà, sono essi stessi spyware.
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Onorato Informatica Srl
In questo articolo ti abbiamo parlato dei web tracker: ecco per quale motivo dovresti rivolgerti a noi.
Onorato Informatica è un’azienda specializzata in sicurezza informatica dal 2006. Siamo un’azienda informatica italiana di Mantova, Parma, Milano e Los Angeles.
Onorato Informatica è certificata ISO 9001 e ISO 27001 e nell’oggetto delle certificazioni sono inseriti anche i servizi di Vulnerability Assessment e Penetration Testing.
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La volontà di proteggere imprese, dati e persone, mi ha fatto fondare Onorato Informatica, azienda con più 15 anni di attività, oltre 4500 clienti e più un milione di attacchi informatici sventati.
La passione per il mio lavoro mi porta spesso ad essere chiamato come relatore in eventi formativi sul tema della sicurezza informatica presso associazioni di imprese, di professionisti e università.